Pellegrinaggio ai luoghi che ricordano la
Grande Guerra
Il territorio piacentino, durante la
prima guerra mondiale, fu considerato una prima linea arretrata con un enorme
importanza strategica per gli approvvigionamenti dell’esercito, lo smistamento
dei militari e la cura degli ammalati e dei feriti. Per chi ha interesse ad
approfondire o sviluppare iniziative in merito può contattare la sezione per
ricevere materiale e spunti al riguardo. L’A.N.A. bandirà un concorso a
livello nazionale rivolto alle scuole di ogni grado avente come titolo “Il
milite non più ignoto”, tale concorso si avvierà nell’anno 2015 per terminare
nel 2018 ed ha provveduto a registrare un proprio logo dedicato al centenario,
che potrà essere usato da tutte le Sezioni e da tutti i Gruppi che svolgeranno
attività inerenti con il simbolo dell’A.N.A. Chi fosse in collaborazione con
altre Associazioni potrà utilizzare il logo solo dopo l’avvenuta approvazione da
parte del Centro Studi Nazionale. Anche la Sezione di Piacenza sta
recuperando notizie e materiale da mettere a disposizione dei Gruppi per
facilitare ricerche ed iniziative, sta preparando un programma per le scuole di
I° e II° grado, inoltre sta prendendo contatti con altre Associazioni (CAI) per
l’organizzazione di eventi e visite
guidate ai Sacrari ed alle trincee per accompagnare in sicurezza i ragazzi e gli
adulti. La Sezione fornirà schede specifiche per il censimento, la segnalazione
ed il recupero di monumenti, cippi, lapidi commemorative che verranno inserite
in un elenco al livello nazionale. Dopo la metà del mese di gennaio 2015 verrà
indetto un incontro con i responsabili di Vallata che saranno informati dei
programmi ed avranno a disposizione il materiale creato da trasmettere ai Gruppi
interessati. Gli eventi dovranno essere distribuiti nell’arco del quadriennio
2015-2018 per evitare sovrapposizioni nei primi anni e carenze negli ultimi.
Consapevole che ci attendono quattro anni di impegni, ma con la certezza che
riusciremo, con la collaborazione di tutti, a ricordare nel migliore dei modi il
sacrificio dei ragazzi del ‘99, colgo l’occasione per augurarvi buon lavoro e
invio un caro saluto alpino.