Como, 14 novembre=
Carissima Amalia,
Questa sera arriveranno costì presso di te Rina coi miei due angioletti: essi
hanno accettato il tuo invito, e vengono per essere vicini a te, in luogo
tranquillo, dove troveranno il tuo affetto ed il tuo aiuto in qualsiasi
occasione.
Rina esitava a venire per timore di darti disturbo, e per la preoccupazione del
viaggio: l’ho spinta io, perché desideravo che fosse presso di te piuttosto che
presso qualsiasi altra persona, pensando che tu faresti certo qualche sacrificio
per loro di buon animo, e che nella tua solitudine ansiosa la loro presenza
sarebbe stata di conforto anche per te.
Ho fatto bene?
Se tu potrai tenere i miei cari presso di te, sarò ben felice: dico presso di
te, per intendere proprio vicino a te, in casa tua; altrimenti provvederete
insieme nel modo migliore.
Io ti raccomando i miei cari con tutta l’anima mia. Io per ora credo che sarò
lasciato a Como: mi hanno ancora dichiarato idoneo ai servizi sedentari per
altri quattro mesi: ho proprio il cuore un po’ stanco, un po’ debole, come il
dottore mi aveva detto fin dallo scorso maggio.
Spero che qualche volta in avvenire potrò venirvi a trovare: infatti bisogna
confidare in momenti più tranquilli e di miglior fortuna.
La riscossa verrà.
In ogni modo, qualsiasi cosa avvenisse di me / e per ora non sono davvero in
pericolo! /, io son tranquillo perché so i miei cari presso di te.
Tu sai come Rina ha impiegato il suo piccolo patrimonio; non si poteva fare
altrimenti, data la mia assenza, l’improvvisa restituzione e la difficoltà degli
impieghi sicuri: credo in ogni modo che non vi sia da preoccuparsi, e che
l’impiego oltre che patriottico, sarà anche buono. Io ormai non ho più alcun
reddito professionale – ma posso bastare a me stesso e fare qualche economia:
Rina quindi non deve farsi alcuna privazione, pur saggiamente amministrando il
suo peculio: e credo che, se anche dovesse accadere a me disgrazia, ella avrà da
vivere – modestamente – e da educare i bimbi, ritirandosi da Milano, per vivere
in luoghi meno costosi. Avrei piacere che stesse con te o con mia sorella
Camilla. Ma questi son discorsi tristi. Confidiamo nella sorte più lieta. Da’ a
Rina l’unita lettera. Hai l’indirizzo di Adolfo? Dammi le sue notizie e
l’indirizzo. Di nuovo raccomandandoti i miei cari, ti saluto affettuosamente,
Scrivetemi.
Luigi