Milano, 17 luglio 1917
Carissimo,
Fervide congratulazioni! Io sono felice della tua ben meritata promozione! Avrei
voluto essere presso di te, e bere alla tua salute e al tuo avvenire, perché
certo avrai pagato da bere, eh? Io non lo sapevo: a Riva qualche giorno non ho
potuto avere il giornale, e certo deve essere stato pubblicato il bollettino in
uno di quei giorni! Benissimo, sono lieto come di una felicità mia!
Ieri mattina mi sono presentato – e sono tornato oggi perché al distretto sono
arrivati i documenti soltanto oggi. Io ti ringrazio di nuovo per tutto quanto
hai fatto. Sono stato proposto per andare in un ufficio col generale Tedeschi
(lo conosci?) che comanda un centro di mobilitazione, se ho ben capito: è
specialmente incaricato di inchieste, e si tratterebbe di coadiuvarlo. Hai
creduto opportuno scrivere ad Angelotti? Io da tre giorni sto proprio benino e
confido di evitare di entrare in un ospedale, inizierò una cura di iniezioni e
di bagni.
Saluta tutti affettuosamente.
Ti hanno fatto festa costi? Grazie ancora – ti abbraccio