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Giannetto Devoti Nato a Carpaneto nel 1885, svolge il servizio di leva nel 1906 a Torino, nella fanfara del 3° Reggimento Alpini. Richiamato durante la Grande Guerra, è sempre nel 3° Alpini col grado di caporale e, dopo essere stato ferito, di caporal maggiore. Ritorna a Carpaneto dove svolge l'attività di albergatore ed è riconosciuto invalido per i postumi della ferita. Nel dopoguerra sarà tra i fondatori della Sezione Combattenti di Carpaneto già nel 1919 e a seguire del gruppo Alpini di Carpaneto e, in aiuto al Capitano Arturo Govoni, della Sezione ANA di Piacenza. Seguono alcuni documenti - Cartolina con medaglietta del 29 aprile 1917 - Cartolina del 29 settembre 1917
Torre Pellice 30 = 6 = 1916 Mia adorata Lisetta Come ti avevo promesso ultimamente di scriverti subito e più a lungo, ecco che subito faccio ma non mi dilungherò troppo non avendo molto da raccontarti. Prima di tutto ti dirò quello che più mi interessa e cioè che ieri hanno armati tutti gli abili e gli inabili, ma io sono ancora disarmato, e questo è buon segno. Corre voce che si debba andare su in montagna per un periodo di 20 giorni per fare un piccolo campo, ma io invece immagino già che questa sia una scusa, e cioè per equipaggiarli completamente e poi mandarli direttamente al fronte, ad ogni modo starò a vedere, caso mai ti terrò informata, ma però ti ripeto di non pensare per me, perché io resterò per le nuove classi richiamate. Martedì vi sarà la fiera e già immagino cosa potrà essere, ma ad ogni modo speriamo di fare qualche cosa. Quello che ti raccomando è di tenere chiuse le vostre camere, e il danaro, perché sai anche te che in questi tempi girano dei gran mascalzoni e tante volte potrebbe succedere qualche sgradita sorpresa. Scrivendomi dimmi come andò la fiera, come va in paese, e unisci anche la cartolina speditami dal Sig. Maestro Galimberti. Salutandoti e baciandoti caramente unitamente alla famiglia Tuo Giannetto
Raccomanda a Paolino di portare bottiglie in cantina al fresco e dopo la fiera di darle una lavatina prima di portarle in solaio. Saluti a Cagnani e famiglia al Sig. Beretta e Pretore Calonghi e tutti gli amici
Carnia, 8 = 3 = 1917 Amatissima Lisetta Comprendo già qual dolore ti arrecherà la notizia che sto per darti e credi che anch’io sono in uno stato d’animo che soffro immensamente e addirittura non so darmi pace ne’ notte ne’ giorno non piango perché sono ancora forte e ormai abituato a tutto ma credi che vi sono momenti che credo che il cuore mi sorta dalle viscere. Già sognavo a giorni di poterti riabbracciare e passare quei pochi giorni in seno alla famiglia, agli amici mentre invece in un attimo ecco rovinato il mio sogno. Non passava minuto che non ti pensassi e il cuore mi si allargava al sol pensiero di presto rivederti. Come ti dico, compivo il sesto mese di fronte il sei marzo, quindi mi aspettava la licenza, ma ecco subito una nuova circolare che dice che potranno d’ora in avanti andare in licenza solo quelli che abbiano compiuto il decimo mese, quindi come vedi potrei venire solo al principio di Luglio. Figurati il dolore che provai quando mi venne comunicato il contenuto di detta circolare. Al solo pensiero di aver già fatto tutti i mesi da permanente ed ora aver già diciannove mesi di richiamo, e sei mesi di fronte e non poter ottenere la licenza, temo di impazzire. Tutti gli altri che anche loro devono attendere il decimo mese, sono arrabiati, ma loro hanno chi dieci chi dodici mesi di servizio militare in tutto, ma io ne ho già una grande quantità. Scrissi in proposito alla mamma dicendogli, fingendo di nulla, di recarsi dal Sig. Colonnello Medico Rinaldi a Piacenza, pregandolo di scrivere una lettera al mio Maggiore, pregandolo se poteva facendo uno strappo al regolamento di concedermi la licenza. Sarà difficile ma provare non è peccato. Facendogli conoscere lo stato di famiglia, che Paolino va sotto alle armi ora, tutto insomma che si può. Riguardo a Pierina e Maria. Se credi quando la mamma va a Piacenza va anche te a farle compagnia. Mettetevi d’accordo, ma possibilmente andate subito, che se è possibile poter partire prima del giorno 20 corrente, perché non so poi se ne manderanno ancora. Appena siete andate scrivetemi da Piacenza che così saprò regolarmi anch’io. So che trovasi in licenza a Lugagnano Calisto Castellana che è un mio amico e mi ha fatto piaceri portandomi roba in trincea. Quindi mandale a ½ di Peppino una bottiglia di marsala e una di Vermout. Unisci un bigliettino ringraziandolo a nome mio dei piaceri che mi ha fatto. Cartolina con medaglietta del 29 aprile 1917
Carissimo Nipote e cugino Abbiamo ricevuto con piacere la tua cartolina e godiamo al sentire che stai bene, e così e di noi. Tanto bramosi che si era di vederti invece dici che causa la licenza breve non hai potuto. Speriamo che tutto termina presto così verrà colla tua sposa. I nostri militari stanno bene, e presto andrà anche Lorenzo. Se hai il tempo fammi sapere spesso tue nuove e se appartieni a combattimenti, ti auguriamo di cuore di trovarti sempre in luogo sicuro e colla speranza di avere sempre buone notizie. Abbiate affettuosi baci da zii e cugini Bettoni e Cante????
Ciao e coraggio che il mare e di passaggio. Maria 29 – 4 - 1917
28/05/1917 Amatissima Mia Lisetta Spero avrai già ricevuto ultime mie lettere e credo avrai appreso il tutto. Mentre scrivo mi trovo in un Paesello vicino all'Isonzo = Firmano = e stiamo completando il battaglione perché ultimamente il giorno 19 e 20 scorso ebbimo molte perdite, morti pochissimi ma un infinità di feriti da schegge di granate e pietre. Della mia compagnia c'è rimasto solo un sottotenente il quale ha un amico in albania assieme a Pino. E' un certo Ferrero anzi quell'amico di Pino scrisse al mio S. Tenente raccomandandomi. E noi tutti e due abbiamo scritto a loro. Fu precisamente questo Tenente Bocco che è di Pinerolo che non volle lasciarmi andare all'ospedale, avendo piacere che restassi ancora nella sua compagnia, consigliandomi anzi perché andando in un ospedale con leggera ferita potevo appena guarito essere mandato in un altro Battaglione sconosciuto. E così ho pensato anch'io, perché poi presto terminate queste azioni speriamo ci manderanno ancora sulle nostre montagne, e di là potrò avere la licenza. Spero e farò tanto di ottenerla per la fiera di S. Antonino 4 luglio. Ho buona speranza che tutto vadi bene. Sono stato messo in fureria e me la passo discretamente bene. Io fui portato sulla linea di fuoco dal Comandante la mia Compagnia. (Che è anche Lui rimasto ferito ad una mano) perché mi voleva bene e non credeva di andare in un affare simile. Pazienza questa l'ho scappata ed in avanti ci penseremo. Sto benissimo. Desidero solo passi celermente questo mese per venire nuovamente in licenza. Saluti e baci. Sempre tuo Giannetto
Note: Il 19 e il 20 maggio il Battaglione Monte Granero si trova sul Monte Vodice. Le perdite sono di 6 ufficiali caduti e 11 feriti, tra la truppa 25 caduti, 343 feriti e 40 dispersi. Dal 21 maggio al 29 giugno il battaglione si trovava in Val Cosbana - Podresca - Premariacco In particolar modo il 28 maggio il battaglione accantona i suoi reparti a Premariacco (UD). Firmano, la località citata nella lettera, è una frazione del comune di Premariacco. Cartolina del 29 settembre 1917
27 – 9 – 1917 Carissima Zia Ricevetti stamattina cartolina da Ugo e subito risposi. Già da tempo non ricevo sue notizie ed altri parenti. Spero a giorni di ricevere, perché credete ho tanto piacere quando ricevo notizie dai parenti. Ricevetti pure cartolina da Zia Edvige, e la ringrazi tanto. Tanti saluti e baci a Fermo, Dario, Ninetta, Vittorina, Edvige, ai cuginetti e a Lei un’infinità. Sempre Sano ed allegro sempre ricordando. Giannetto
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