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Abruzzo - UN CAMPO GIOCHI DOPO IL TERREMOTO

Sabato 17 Luglio, con il Presidente sezionale Bruno Plucani e sotto l’illuminata guida del coordinatore di PC Franco Pavesi, sono tornato in terra d’Abruzzo dopo più di un anno dal terremoto. L’occasione è stata data dall’inaugurazione di un campo giochi che la nostra Sezione ha contribuito ad erigere presso la parrocchia di S. Nicola di Tornimparte in provincia dell’Aquila di cui avevamo dato notizia alcuni mesi fa sulle pagine del nostro giornale. La genesi della vicenda è molto alpina, nel senso che tutto ha avuto origine dalla richiesta di aiuto che i giovani della parrocchia avevano lanciato sul forum di ana.it. Essendo al di fuori della zona maggiormente colpita dal terremoto, sovvenzioni ed aiuti venivano elargiti, a quella comunità, con il contagocce, ma chiesa e canonica erano comunque inagibili. Tra tante associazioni quei ragazzi avevano deciso di chiedere aiuto agli Alpini. Potevamo forse esimerci dall’aiutarli? Sfruttando quindi una elargizione che veniva erogata dalla mia azienda proprio in quei momenti (che coincidenza), con il solo vincolo di essere utilizzata a favore di bambini, sentito il Presidente Sezionale, si è deciso di acquistare le attrezzature di un campo giochi a favore della Parrocchia. Messomi in contatto con Giuseppina, la giovane referente in loco per la parrocchia e la comunità,  giovane sì , ma di gran competenza e voglia di fare, dopo varie peripezie, siamo riusciti ad organizzare la consegna dei giochi, che, installati anche con l’interessamento e la fattiva azione di diverse associazioni di Rimini e Rieti,  hanno costituito il parco inaugurato Domenica alla presenza di varie autorità: primo  fra tutti il Vescovo della Diocesi Mons. Molinari. Sincere parole di ringraziamento sono state rivolte, durante la cerimonia,  dal parroco Don Luigi a tutte le associazioni coinvolte, ma per noi la massima soddisfazione è stata il vedere i bambini che già durante la cerimonia avevano preso possesso di ciò che era evidentemente loro, giocando spensierati su altalene e giostrine. Una targa di riconoscenza, consegnata a Giuseppina,  sanciva le grandi qualità umane ed organizzative dimostrate, durante tutta la vicenda, dalla nostra referente ed amica (mi sono dimenticato di chiederle se è di famiglia alpina). E sì perché anche qui ci sono gli alpini, e sono detentori delle fulgide tradizioni del battaglione L’Aquila della Julia, ma dove possiamo trovarli? Al lavoro, neanche da dire! Questa volta in cucina, a prepararci quel “mangiar rustico” che tanto abbiamo apprezzato, ma al termine un brindisi ed una cantata in compagnia non ce la ha levata nessuno. La consegna del nostro guidoncino sezionale da parte del nostro Presidente al Gruppo locale ha sancito un’amicizia che sarebbe bello trasformare in gemellaggio.

Particolare molto importante, il parco sarà dedicato all’unica ragazza del paese perita nel sisma del 6 Aprile, i genitori erano presenti all’inaugurazione; e bisogna dare atto alla comunità di S. Nicola che questa dedica dà un profondo significato a tutta la vicenda che travalica tutte le motivazioni che ognuno di noi può dare alla nostra attività di volontariato. La tragedia, umana o naturale che sia, incombe sempre sul nostro essere uomini, ingenerando le nostre grandi paure ataviche, sta all’uomo saperle esorcizzare operando fattivamente perché dalla tragedia possa nascere qualcosa di nuovo. Anche il nostro socio fondatore Cap. Andreoletti, nella furia distruttiva della Grande Guerra, seppe, con grande perizia alpina ed un colpo di cannone ben assestato, mandare in malora il rifugio Contrin, che allora ospitava un comando Austro-ungarico, ma appena terminato il conflitto il suo primo pensiero fu quello di ricostruire il rifugio. Il Capitano divenne Presidente Nazionale ANA ed il rifugio, più bello di prima, è uno dei migliori biglietti da visita della nostra Associazione. Ecco il perché della nostra grande voglia di ricostruzione di Alpini, anche perché nel saper ripartire da capo sta la grandezza del nostro beneamato Corpo.

Anche a Tornimparte abbiamo lasciato un segno tangibile del nostro passaggio, ed un omaggio alla voglia di ricostruzione. Grazie a tutta la comunità di S. Nicola per averci permesso, ancora una volta, di esprimere le grandi qualità della nostra Associazione e per la squisita ospitalità offertaci.

 

Gianluca Gazzola