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La Protezione Civile dell'ANA (da www.ana.it) La Protezione civile dell’ANA nasce in pratica all'inizio degli anni ottanta, come attività organica ma si può dire che il germe sia stato gettato nel 1976 nel Friuli devastato dal terremoto in cui l'Associazione Nazionale Alpini, prendeva coscienza di avere nelle sue fila un patrimonio di esperienze, volontà entusiasmo che poteva essere canalizzato là dove se ne rilevava la necessità. Da allora è stato un crescendo di coinvolgimenti, addestramenti, acquisizioni di materiali, mezzi ed esperienze ma anche e, forse, soprattutto di realizzazioni di interventi. La nostra Protezione civile è sempre presente dove viene richiesta, sia al livello di Dipartimento della Protezione civile presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, sia nei territori montani per l'antincendio boschivo e nelle opere di prevenzione in cooperazione con Comuni, Province, Comunità Montane e Regioni. Sempre pronta per interventi di
emergenza, la Protezione civile ANA è comunque impegnata costantemente nelle
importanti e strategiche attività di prevenzione e previsione con interventi di
recupero, bonifiche ambientali e salvaguardia dei territori soprattutto montani. I DATI IN SINTESI
(aggiornati al 2010)
Oltre 400 mezzi operativi;
Utilizzo di frequenze radio riservate, autorizzate
dal Ministero delle Poste Telecomunicazioni;
Convenzioni stipulate con Regioni, Provincie,
Comunità Montane e altri enti territoriali;
1 ospedale da campo composto da 20 shelter con
unità operatorie, radiologiche, cardiografiche, di analisi, farmacia, 13
tensiostrutture di supporto, officina, cucina, ecc;
5 magazzini con materiali ed attrezzature;
113 unità cinofile;
81 squadre sezionali attive a livello provinciale
con autosufficienza logistica ed operativa;
3 Sezioni a rotazione sempre allertate 24 ore;
19 squadre antincendio boschivo (A.I.B.) di 2°
livello. |