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Logistica

La logistica risulta essere la funzione principale di cui si occupa la Protezione Civile dell’ANA.
Durante tutte le emergenze avvenute negli ultimi anni e, soprattutto, durante l’evento del sisma dell’Abruzzo, i volontari dell’ANA hanno ovunque dimostrato di avere uomini, mezzi e competenze per poter allestire e mantenere un campo di accoglienza. Nel caso specifico gli alpini emiliani, e quindi anche quelli della nostra unità, hanno contribuito in modo decisivo all’allestimento e alla gestione del campo di Accoglienza di Villa S. Angelo, come si può vedere nelle pagine dedicate al sisma in Abruzzo. Anche a livello regionale il settore della logistica è affidato all’ANA RER che ha in gestione il magazzino della Colonna Mobile Regionale.

Quali sono allora le motivazioni per cui si ricorre all’allestimento di una tendopoli?
La motivazione è semplicemente legata all’esperienza. Si è infatti visto che se un evento coinvolge un gran numero di persone, l’unico modo per riuscire a dare un tetto a tutti i sinistrati in fase di prima emergenza è utilizzando le tende.

Le condizioni precarie della viabilità, l’impossibilità di disporre di spazi adeguati in rapporto al potenziale alto numero di utenti, nonché tutte le altre intuibili condizioni negative che accompagnano un evento calamitoso consentono, infatti, solo in un secondo momento il ricorso a soluzioni più adeguate.

L’impegno della Protezione Civile quindi, e in particolar modo dei logisti, è quello di riuscire a costruire una tendopoli il più possibile confortevole ed accogliente per sopperire ai disagi della popolazione colpita da una calamità.

Di fondamentale importanza è la scelta del luogo dove allestire una tendopoli. Le dimensioni devono essere sufficienti per accogliere almeno 250 persone e i servizi campali.

La localizzazione deve avvenire in aree che non siano soggette ad inondazioni, dissesti idrogeologici, incendi boschivi, incidenti industriali e deve disporre, almeno nelle vicinanze, degli allacci alle reti di servizio. Di fondamentale importanza è la buona accessibilità, anche per mezzi di grandi dimensioni, deve avere spazi esterni da destinare come parcheggio e deve essere possibilmente lontana da centri abitati e da zone soggette ad intenso traffico. Ai bordi del campo sono necessari spazi per lo stoccaggio e la movimentazione dei container per ridurre al minimo il transito dei mezzi.

Dal momento che tutte queste valutazioni non sono semplici da fare in fase di emergenza, sarebbe auspicabile che nel territorio colpito dalla calamità fosse stato redatto un piano comunale di Protezione Civile nel quale sono già state individuate le aree dove allestire un campo di accoglienza. C’è da sottolineare che la Regione Emilia Romagna con il supporto delle Province, e quindi anche quella di Piacenza, sta elaborando un piano in cui viene individuata un’area per ogni Comune dove allestire un campo di accoglienza con tanto di progetto che mette in evidenza i punti e le reti di servizio, le strutture coperte utilizzabili presenti e le eventuali criticità dell’area. Per alcune aree verrà già fatto un progetto della tendopoli stessa posizionando le attrezzature a disposizione della colonna mobile regionale della Regione Emilia Romagna.

A seconda del modello di tenda utilizzato ci saranno vari schemi per la predisposizione del campo.

Rimandiamo ai “Criteri generali di allestimento di un’area di accoglienza” della Regione Emilia-Romagna per le caratteristiche specifiche di un campo con tende ministeriali P.I. 88

Nella sezione documenti sono invece disponibili i manuali di montaggio delle principali tipologie di tende ed attrezzature utili per allestire un campo di accoglienza.