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Veterinaria

Nell’immaginario collettivo probabilmente potrà sembrare di secondaria importanza, ma in caso di emergenza l’aspetto veterinario assume un ruolo molto importante.

Nell’ultimo ventennio il succedersi di grandi emergenze ha portato il nostro Paese a prestare notevole attenzione al settore delle emergenze veterinarie non epidemiche, tanto che nella commissione nazionale per la previsione e prevenzione dei Grandi Rischi c’è un esperto veterinario.

Le attività svolte dalle squadre veterinarie sono principalmente:

-          sicurezza alimentare

-          sanità e benessere degli animali da reddito

-          sanità e benessere degli animali da compagnia

 

Sicurezza alimentare

Di fondamentale importanza durante le emergenze è la sicurezza alimentare, diventa quindi indispensabile accertare le effettive condizioni igienico-sanitarie dei campi.

In situazioni di emergenza infatti, con concentrazioni elevate di persone in spazi ristretti, il rischio di episodi di tossinfezione alimentare aumenta in ragione delle difficoltà che si possono incontrare nel garantire le normali condizioni di sicurezza alimentare nelle strutture temporanee adibite alla preparazione dei pasti.

In tali contesti è prioritario che il personale addetto alla preparazione e somministrazione di alimenti adotti comportamenti adeguati a prevenire l'insorgenza e la diffusione di fenomeni tossinfettivi.

Per formare il personale addetto alle cucine ai corretti comportamenti da seguire nella manipolazione, preparazione e conservazione degli alimenti n fase di emergenza i veterinari in accordo con l’ASL organizzano corsi dedicati all’argomento.

 

Sanità e benessere degli animali da reddito

In seguito ad un evento calamitoso le squadre veterinarie si preoccupano di rilevare le criticità negli allevamenti zootecnici. In caso di sisma si possono avere difficoltà dovute all’approvigionamento idrico e di risorse alimentari, al malfunzionamento dei refrigeratori, all’inagibilità  delle strutture, ecc… Nel nostro territorio è sicuramente più probabile lo scenario legato al rischio idraulico-idrogeologico. Dati i numerosi allevamenti presenti in zona golenale e vicino ai corsi da’acqua, in caso di forti precipitazioni può accadere di dover evacuare animali da allevamenti che possono essere allagati. Esempio concreto sono gli allevamenti presenti ad isola Serafini che in caso di piene come quella del 2000 vengono allagati ed è quindi necessario un allontanamento preventivo del bestiame.

 

Sanità e benessere degli animali da compagnia

Anche gli animali da compagnia possono rappresentare una problematica in una zona colpita da un’emergenza; molti animali possono risultare senza padrone, abbandonati nelle abitazioni o vaganti per i campi di accoglienza. È stato un caso rappresentativo l’emergenza in Abruzzo dove, tra l’altro, esistevano già numerosi cani randagi prima dell’evento sismico. Si tratta dunque innanzitutto di prestare soccorso agli animali in pericolo di vita, ai feriti e a quelli rimasti intrappolati. Si procede alla verifica dell’identità nel caso in cui gli animali siano dotati di mezzi di identificazione (microchip). Dove possibile gli animali vengono ricongiunti con i familiari, oppure trasportati in canili o strutture adeguate o dati in adozione temporanea.

Per la prevenzione delle zoonosi diventano necessarie misure di sorveglianza sanitaria, trattamenti antiparassitari e di profilassi vaccinale, disinfezione e disinfestazione degli animali e degli ambienti.

 

Documentazione

Linee guida per l'azione veterinaria nelle emergenze non epidemiche